Il vecchio ricovero attrezzi, formato da due strutture addossate e una tettoia, costruite in tempi diversi, risale probabilmente al periodo del secondo dopo guerra. In quegli anni se i raccolti erano buoni, si azzardava un miglioramento, si aggiungeva un vano al fabbricato, si faceva una ristrutturazione, sempre poco alla volta. Così casolari e strutture annesse si sono pian piano ingranditi, in modo più o meno proporzionato, con altezze e volumetrie diverse che hanno conferito loro quella bellezza data dall’irregolarità della stratificazione.

La svolta dalle campagne alle città
Le nostre campagne hanno poi iniziato a trasformarsi in modo più veloce e drastico quando, negli anni Sessanta, le case coloniche sono state abbandonate per la città o sono state costruite case moderne a fianco di quelle vecchie di cui si è continuato a usare fienili e ricoveri agricoli. Anche il nostro ricovero attrezzi, a Fazzano, frazione di Correggio (RE), presenta un rimaneggiamento, visibile dal mattone forato, simbolo emblematico di un’edilizia nuova, del boom economico e delle massicce urbanizzazioni che hanno spopolato le campagne e cambiato per sempre la fisionomia dei nostri paesaggi.

Passato recente
C’è un altro capitolo che s’inserisce nella storia raccontata dai muri e che è presente nel nostro fabbricato di Fazzano: quello dell’amianto. Fino agli anni Novanta del secolo scorso, questo materiale trovò largo impiego nell’edilizia: pilastrini, cisterne e soprattutto lastre ondulate furono impiegate per costruire tetti, tettoie e ricoveri, come nel nostro caso. Questo materiale sta gradualmente scomparendo per essere smaltito in appositi centri specializzati.

La demolizione del ricovero
Il primo passaggio di cui ci si deve occupare in presenza di amianto è quello del trattamento e della rimozione da parte di ditte specializzate: le lastre e le colonne della tettoia sono state trattate con apposito spray che limita la dispersione delle particelle in atmosfera, una volta rimosse e incellofanate sono state trasportate al centro di stoccaggio.
La nostra squadra è subentrata subito dopo, demolendo i vani rimasti, le pavimentazioni e le fondazioni. Infine abbiamo preparato il terreno per la costruzione delle fondazioni del nuovo edificio… la storia raccontata dai muri continua.

Tempi di intervento
Demolizione con trasporto e conferimento ai diversi centri di recupero: 5 giorni
Scavi per nuove fondazioni: 7 giorni

Materiali stoccati separatamente durante la nostra demolizione:
legno,
materiali ferrosi.
inerti e laterizi portati al nostro centro di trattamento a Migliarina di Carpi per diventare MPS (Materie Prime Secondarie).
Nostra l’incombenza delle autorizzazioni per il trattamento legale dei materiali derivati da demolizione.

Per ulteriori informazioni e preventivi chiama subito e senza impegno lo 0522 699253.