Quelli a palladiana sono i marciapiedi delle periferie urbane costruite negli anni ‘70 e ‘80. I bambini che giocavano in strada li conoscevano bene: erano nuovi di zecca, ne avevano assistito alla realizzazione, seguendo il muratore mentre componeva il puzzle con le lastre di pietra, lasciando gli spazi per le fughe, poi riempite con un misterioso cono di metallo. La boiacca usciva magicamente, spingendo un semplice grilletto manuale.

Si trascorrevano ore a giocare sui marciapiedi di fronte a casa. I più piccoli evitavano di toccare la fuga coi piedi, una sfida che li costringeva a camminate rocambolesche. Il cordolo era un’asta da equilibrio, se “cadevi”, cadevi nell’abisso. In bicicletta e coi pattini il marciapiede diventava un circuito molto avventuroso, soprattutto in prossimità dei condomini dove il perimetro sagomava ingressi, rampe e aiuole.
Le geometrie infinite dell’opus incertum regalavano fantastiche piste anche per le biglie: i bambini perlustravano pietre e fughe per cercare le traiettorie migliori, si sdraiavano per studiare le pendenze, le parti lisce e ruvide. Le rampe diventavano le porte per giocare a calcio in strada. In mancanza di parchi la cosiddetta palladiana era un mondo le cui forme, superfici e dimensioni rappresentavano percorsi, tane e traguardi indimenticabili.

Un marciapiede in quartiere Due ponti a Carpi
In quartiere Due ponti, uno di questi marciapiedi, costruito quarant’anni fa, ha iniziato a cedere a causa del sottofondo dilavato dalle piogge. Abbiamo iniziato così la demolizione della pavimentazione che era rimasta intatta e abbiamo individuato i collegamenti fognari sottostanti. Per la linea fognaria pubblica è intervenuta Aimag, mentre la nostra squadra ha rifatto i collegamenti per la linea fognaria privata, il cui passaggio si trova nel muro perimetrale dell’interrato del condominio (foto con sifone). Ora le acque meteoriche, dai piazzali dell’edificio, si riversano nella rete privata e da qui, dopo il nostro intervento, di nuovo nella linea fognaria principale.

45 metri di opus incertum, meglio conosciuta come palladiana
La DL ha richiesto che il nuovo marciapiede venisse armato e sostenuto con dei connettori attaccati al muro perimetrale del condominio. Abbiamo posato i cordoli, fatta la gettata e posato le lastre di porfido, infine abbiamo riempito le fughe con la malta e il marciapiede è stato finalmente rifatto, pronto per ridiventare teatro di gioco per i bambini.

Durata cantiere
Demolizione marciapiede e preparazione piano di posa: 5 giorni
Posa pavimentazione: 5 giorni

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